Barbatella Syrah (10 pezzi)
Descrizione
RIVENDITORE AUTORIZZATO
Barbatella Syrah (10 pezzi)
Porta innesto 1103P - K5BB - S04 - 140RU - 420A (Verrà inviato il porta innesto disponibile al momento)
Di origine medio-orientale, forse dalla città di Shiraz, è coltivato con successo in molte aree viticole in Francia (Rodano e zone limitrofe), Spagna, Grecia, Italia, Portogallo e nelle aree più calde del Nuovo Mondo (Australia, California, Argentina, Sud Africa).
- Caratteri ampelografici: il vitigno presenta al proprio interno biotipi da mediamente a molto produttivi che danno origine a vini di diverso livello qualitativo. Germoglio ad apice medio o globoso, cotonoso, di colore bianco verdastro, con orlo carminato. Foglia a cinque lobi, mediogrande con seno peziolare a U o a lira chiusa con bordi leggermente sovrapposti. Lembo liscio o leggermente ondulato, pagina inferiore mediamente ricca di corti peli. Grappolo medio, allungato, cilindrico a volte alato, da compatto a semispargolo a seconda dei cloni. Acino medio di forma ovale con buccia molto pruinosa e polpa di gusto dolce e sapido.
- Attitudini colturali: vitigno di buona vigoria con portamento espanso e tralci lunghi e fragili, quindi sensibili ai venti primaverili. Si adatta bene ad ambienti caldi e luminosi, asciutti, ma non tali da indurlo allo stress idrico.
- Allevamento e potatura: preferisce forme di allevamento relativamente espanse e potature lunghe. Nelle zone più calde può essere conveniente potarlo a sperone. Nei climi meno caldi e/o ventosi è indispensabile la legatura dei tralci e l’intervento con potature verdi anche decise.
- Epoca di germogliamento: medio-tardiva.
- Epoca di maturazione: media.
- Produzione: è buona e costante, per alcuni cloni anche elevata ed in nel tal caso il livello qualitativo risulta insoddisfacente.
- Sensibilità alle malattie e alle avversità: sensibile alla botrite, soprattutto a maturazione piena, e agli acari. Buona la resistenza ai freddi invernali e alle gelate tardive. È sensibile alla clorosi. Risulta scarsa la sua compatibilità all’innesto con il 140Ru. È affetto da una manifestazione patologica denominata “Syrah decline” e un po’ tutti i cloni francesi ne evidenziano, a partire dal 5°/6° anno, i sintomi. Attualmente si consiglia di non utilizzare i cloni francesi più sensibili come il 99, 73, 381, 383, 301, 382 e 585. Il clone ISV-R1 non sembra affetto da questa sindrome.
- Potenziale enologico: dà un vino rosso rubino tendente al violaceo di buona struttura, alcolico, molto aromatico, fine e complesso, tannico. Si possono elaborare dei vini particolarmente fruttati e interessanti anche per il taglio con vini meno aromatici di altre varietà.
Cloni in moltiplicazione: Syrah ISV-R 1; cloni francesi: Inra-Entav 100, 174, 300, 382, 470, 471,
524, 525, 585, 747, 877.
Cloni di prossima presentazione all’omologazione: Syrah VCR 115, VCR 116, VCR 117, VCR 157,
VCR 158, VCR 246, VCR 261, VCR 440, VCR 441.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO 1970 1982 1990 2000 2010
ETTARI 153 52 102 1.038 7.014
SUPERFICIE COLTIVATA IN FRANCIA
ANNO 1968 1979 1988 1998 2006
ETTARI 2.658 12.282 27.041 44.823 67.592
OPERAZIONI PER L'IMPIANTO DEL VIGNETO
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SCASSO
Eseguire questa lavorazione sempre con terreno asciutto.
A) su terreno a seminativo è sufficiente ripper + aratura
B) su terreno di reimpianto eseguire lo scasso con escavatore e pulire al massimo le vecchie radici. Se la coltura precedente era vigneto è buona norma lasciare il terreno a riposo per almeno tre anni (dopo lo scasso). Questa procedura rappresenta una valida possibilità di difesa contro i nematodi del terreno.
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CONCIMAZIONE DI FONDO
Utilizzare organici e qualora sia un reimpianto Calciocianammide. Questo concime svolge un azione protettiva a favore del terreno e della coltura, specialmente contro i funghi.
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MESSA A DIMORA DELLE BARBATELLE
L'impianto va realizzato con terreno in tempera. Il punto d'innesto deve stare 8-10cm fuori terra. Evitare di rasare le radici. Quanto è possibile, mettere a contatto con le radici sabbia e/o torba (la radice teme l'asfissia, mentre necessita di una micro ossigenazione). Non concimare mai in modo localizzato (vicino alle radici). Non irrigare mai le barbatelle prima dell'estate.
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LAVORAZIONI PRIMAVERILI
Al germogliamento bisogna riscaldare il prima possibile l'apparato radicale. Si procede nel lavorare il terreno ripetutamente ogni 7/10 giorni a profondità sempre maggiore (fini a 20 cm), tenendo conto dell'umidità del terreno. Quando l'apice del germoglio inizia a crescere, ci dice che l'apparato radicale sta funzionando. Solo allora possiamo smettere di arieggiare il terreno. Spesso viene confusa la mancata crescita dovuta ad un eccesso di acqua con una carenza idrica. Cosi si ricorre ad innaffiature che sono costose, inutili o addirittura peggiorative.
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CURE PRIMAVERILI
Proteggere la vegetazione dalla Peronospora. Ad ogni trattamento aggiungere del concime fogliare a base di azoto (N) e ferro (Fe). Non effettuare nessuna concimazione radicale.
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CURE ESTIVE
Continuare la difesa peronosporica sospendendo l'aggiunta del concime fogliare. Questa difesa va rafforzata a fine estate e va continuata fino all'arresto della crescita della vegetazione. La peronospora di Settembre/Ottobre è distruttiva, fino a portare a morte tutta la pianta (qualora non avesse lignificato). Nella barbatella mancando i grappoli, la lignificazione avviene a fine ciclo vegetativo.
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VISITA TECNICA
Se dopo aver applicata questa procedura persistono anomalie incomprensibili, contattate tempestivamente un agronomo o il servizio tecnico VCR prima di effettuare procedimenti arbitrari che potrebbero essere non idonei, costosi e/o peggiorativi.