Barbatella Cardinal (10 pezzi)
Descrizione
RIVENDITORE AUTORIZZATO
Prodotto non spedibile negli Stati Uniti
Barbatella Cardinal (10 pezzi)
Porta innesto 1103P - K5BB - S04 - 140RU - 420A (Verrà inviato il porta innesto disponibile al momento)
Ottenuta nel 1939 da E. Snyder e F. Harmon della U.S. Horticoltural Field Station di Fresno, California, incrociando Regina Vigneti x Alphonse Lavallée.
- Caratteri ampelografici: germoglio ad apice espanso, glabro, verde-giallastro, foglioline apicali spiegate, verdi con sfumature bronzate, traslucide. Foglia media, pentagonale allungata, tri-pentalobata, lembo liscio, ondulato, glabro. Seno peziolare a U. Pagina inferiore glabra. Grappolo abbastanza grande, cilindrico-conico, allungato, spargolo, qualche volta alato. Acino medio- grande, rotondo o subrotondo; buccia mediamente spessa, pruinosa di colore rosso-violaceo non molto uniforme; polpa croccante, dolce, gradevole, a sapore neutro.
- Allevamento e potatura: si adatta sia al tendone che al cordone speronato. È necessario interve- nire con adeguate potature verdi, spollonature e sfogliature per una più uniforme presa di colore.
- Sensibilità alle malattie e alle avversità: sensibile a peronospora ed escoriosi.
Giudizio complessivo: per le sue buone caratteristiche è una delle migliori uve nere precoci. Non molto buona è la resistenza ai trasporti ed ancor più sulla pianta: a maturazione va rac- colta immediatamente. È necessario evitare le irrigazioni eccessive per non incorrere nella rottura degli acini.
Caratteristiche fenologiche ed agronomiche:
- Epoca di germogliamento: medio-precoce.
- Epoca di maturazione: medio-precoce.
- Vigoria: buona.
- Fertilità reale: 1,5.
- Produzione: medio-elevata.
- Peso grappolo: 500-600 g.
- Peso acino: 7-9 g.
- Vinaccioli: 2-3 per acino.
- Tenore zuccherino: 15-16%.
- Acidità totale: 5,6‰.
- PH: 3,40.
- Resistenza ai trasporti: discreta
Cloni in moltiplicazione: Cardinal ISV-VCR24, ISV-VCR26. I cloni in oggetto sono stati selezio- nati in collaborazione con l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto (TV). Il Cardinal ISV-VCR24 presenta un leggero anticipo di maturazione ed un grado zuccherino legger- mente superiore alla media, mentre il Cardinal ISV-VCR26 rispecchia la media della popolazione. Inra-Entav 80.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO 1990 2000 2010
ETTARI 3.383 1.105 1179
OPERAZIONI PER L'IMPIANTO DEL VIGNETO
- SCASSO
Eseguire questa lavorazione sempre con terreno asciutto.
A) su terreno a seminativo è sufficiente ripper + aratura
B) su terreno di reimpianto eseguire lo scasso con escavatore e pulire al massimo le vecchie radici. Se la coltura precedente era vigneto è buona norma lasciare il terreno a riposo per almeno tre anni (dopo lo scasso). Questa procedura rappresenta una valida possibilità di difesa contro i nematodi del terreno. - CONCIMAZIONE DI FONDO
Utilizzare organici e qualora sia un reimpianto Calciocianammide. Questo concime svolge un azione protettiva a favore del terreno e della coltura, specialmente contro i funghi. - MESSA A DIMORA DELLE BARBATELLE
L'impianto va realizzato con terreno in tempera. Il punto d'innesto deve stare 8-10cm fuori terra. Evitare di rasare le radici. Quanto è possibile, mettere a contatto con le radici sabbia e/o torba (la radice teme l'asfissia, mentre necessita di una micro ossigenazione). Non concimare mai in modo localizzato (vicino alle radici). Non irrigare mai le barbatelle prima dell'estate. - LAVORAZIONI PRIMAVERILI
Al germogliamento bisogna riscaldare il prima possibile l'apparato radicale. Si procede nel lavorare il terreno ripetutamente ogni 7/10 giorni a profondità sempre maggiore (fini a 20 cm), tenendo conto dell'umidità del terreno. Quando l'apice del germoglio inizia a crescere, ci dice che l'apparato radicale sta funzionando. Solo allora possiamo smettere di arieggiare il terreno. Spesso viene confusa la mancata crescita dovuta ad un eccesso di acqua con una carenza idrica. Cosi si ricorre ad innaffiature che sono costose, inutili o addirittura peggiorative. - CURE PRIMAVERILI
Proteggere la vegetazione dalla Peronospora. Ad ogni trattamento aggiungere del concime fogliare a base di azoto (N) e ferro (Fe). Non effettuare nessuna concimazione radicale. - CURE ESTIVE
Continuare la difesa peronosporica sospendendo l'aggiunta del concime fogliare. Questa difesa va rafforzata a fine estate e va continuata fino all'arresto della crescita della vegetazione. La peronospora di Settembre/Ottobre è distruttiva, fino a portare a morte tutta la pianta (qualora non avesse lignificato). Nella barbatella mancando i grappoli, la lignificazione avviene a fine ciclo vegetativo. - VISITA TECNICA
Se dopo aver applicata questa procedura persistono anomalie incomprensibili, contattate tempestivamente un agronomo o il servizio tecnico VCR prima di effettuare procedimenti arbitrari che potrebbero essere non idonei, costosi e/o peggiorativi.