Barbatella Moscato di Amburgo (10 pezzi)

Codice: BAP0056.10
Marca: Polsinelli
€ 26,36
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Descrizione

RIVENDITORE AUTORIZZATO 

Barbatella Moscato di Amburgo (10 pezzi)

Porta innesto 1103P - K5BB - S04 - 140RU - 420A (Verrà inviato il porta innesto disponibile al momento)

Vitigno diffuso in Italia, Francia e Paesi dell'Est Europa la cui origine non è conosciuta.

  • Caratteri ampelografici: il germoglio presenta un’elevata densità di peli coricati. Foglia trilobata o pentalobata con seno peziolare aperto e denti medio-grossi. Non presenta pigmentazione antocianica delle nervature. La pagina inferiore presenta una bassa densità di peli eretti e coricati. Grappolo medio. Acino di forma ellittica a sapore delicatamente moscato, con buccia sottile.
  • Allevamento e potatura: vitigno a portamento della vegetazione orizzontale e semiricadente per cui necessita di un’attenzione particolare nell’allevamento e nella potatura verde. Predilige terreni mediamente fertili e sistemi di allevamento a spalliera o a pergola.
  • Sensibilità alle malattie e alle avversità: sensibile all’oidio e alla peronospora. Per contro, è poco sensibile alla botrite. Può evidenziare fenomeni di incompatibilità se innestato su Kober 5BB.
  • Giudizio complessivo: questo vitigno ad uva da tavola può essere anche utilizzato per elaborare vini frizzanti o succhi di frutta. Ha un basso grado zuccherino e non è molto ricco di colore. A causa della buccia sottile tollera con difficoltà i lunghi trasporti.

Caratteristiche fenologiche ed agronomiche:

  • Epoca di germogliamento: medio-precoce.
  • Epoca di maturazione: media.
  • Vigoria: medio-elevata.
  • Fertilità reale: 0,9.
  • Produzione: buona.
  • Peso grappolo: 300-400 g.
  • Peso acino: 5-6 g.
  • Vinaccioli: 1,4 per acino.
  • Tenore zuccherino: 16-18%.
  • Acidità totale: 5,50‰.
  • PH: 3,40.
  • Resistenza ai trasporti: discreta.

Cloni in moltiplicazione: Inra-Entav 202.

SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO      1990     2000     2010
ETTARI    877       218       257

OPERAZIONI PER L'IMPIANTO DEL VIGNETO

  • SCASSO

    Eseguire questa lavorazione sempre con terreno asciutto.

    A) su terreno a seminativo è sufficiente ripper + aratura

    B) su terreno di reimpianto eseguire lo scasso con escavatore e pulire al massimo le vecchie radici. Se la coltura precedente era vigneto è buona norma lasciare il terreno a riposo per almeno tre anni (dopo lo scasso). Questa procedura rappresenta una valida possibilità di difesa contro i nematodi del terreno.

  • CONCIMAZIONE DI FONDO

    Utilizzare organici e qualora sia un reimpianto Calciocianammide. Questo concime svolge un azione protettiva a favore del terreno e della coltura, specialmente contro i funghi.

  • MESSA A DIMORA DELLE BARBATELLE

    L'impianto va realizzato con terreno in tempera. Il punto d'innesto deve stare 8-10cm fuori terra. Evitare di rasare le radici. Quanto è possibile, mettere a contatto con le radici sabbia e/o torba (la radice teme l'asfissia, mentre necessita di una micro ossigenazione). Non concimare mai in modo localizzato (vicino alle radici). Non irrigare mai le barbatelle prima dell'estate.

  • LAVORAZIONI PRIMAVERILI

    Al germogliamento bisogna riscaldare il prima possibile l'apparato radicale. Si procede nel lavorare il terreno ripetutamente ogni 7/10 giorni a profondità sempre maggiore (fini a 20 cm), tenendo conto dell'umidità del terreno. Quando l'apice del germoglio inizia a crescere, ci dice che l'apparato radicale sta funzionando. Solo allora possiamo smettere di arieggiare il terreno. Spesso viene confusa la mancata crescita dovuta ad un eccesso di acqua con una carenza idrica. Cosi si ricorre ad innaffiature che sono costose, inutili o addirittura peggiorative.

  • CURE PRIMAVERILI

    Proteggere la vegetazione dalla Peronospora. Ad ogni trattamento aggiungere del concime fogliare a base di azoto (N) e ferro (Fe). Non effettuare nessuna concimazione radicale.

  • CURE ESTIVE

    Continuare la difesa peronosporica sospendendo l'aggiunta del concime fogliare. Questa difesa va rafforzata a fine estate e va continuata fino all'arresto della crescita della vegetazione. La peronospora di Settembre/Ottobre è distruttiva, fino a portare a morte tutta la pianta (qualora non avesse lignificato). Nella barbatella mancando i grappoli, la lignificazione avviene a fine ciclo vegetativo.

  • VISITA TECNICA

    Se dopo aver applicata questa procedura persistono anomalie incomprensibili, contattate tempestivamente un agronomo o il servizio tecnico VCR prima di effettuare procedimenti arbitrari che potrebbero essere non idonei, costosi e/o peggiorativi.

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